Giornata di protesta del personale degli asili nido di Como. Al loro fianco, nel corteo per le vie della città, oltre ai sindacati i genitori. Punto di ritrovo la struttura di via Passeri per poi arrivare in Comune. Inevitabili le ripercussioni sulla viabilità cittadina. La manifestazione e lo sciopero organizzati per dire, ancora una volta, no alla chiusura annunciata di due nidi in città. Il primo a fermarsi sarà proprio quello di via Passeri, mentre dall’anno educativo 25-26 arriverà lo stop anche per quello di Monte Olimpino. Numerosi gli striscioni anche con manifesti funebri. Solidarietà è stata espressa dal Pd cittadino.
Il tema delle assunzioni, il poco confronto tra amministrazione e i dipendenti e il no alla privatizzazione e razionalizzazione del sistema dei nidi pubblici. Sono i motivi alla base della giornata – indetta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil – che riferiscono una massiccia adesione.
Il sindaco Alessandro Rapinese così come l’assessore alle Politiche Educative, Nicoletta Roperto, non hanno incontrato i manifestanti ma a stretto giro il primo cittadino ha pubblicato un video sui social. Ai sindacati ha chiesto rispetto per la decisione politica presa dall’amministrazione.
“Non volete che il governo governi? State contestando la volontà politica? – chiede – In una ristrutturazione del genere non lasciamo a casa nessun dipendente – ha detto ancora – mi state chiedendo di non governare, ma non è possibile”.