(ANSA) – ANCONA, 17 GIU – Si è consumata nell’arco di poche ore la tragedia in una abitazione nell’estrema periferia nord di Senigallia (Ancona) dove un figlio, instabile, con problemi psichici e alcuni ricoveri alle spalle, ha ucciso l’anziana madre 73enne. Dopo aver sparato alla madre ha avvertito uno dei due fratelli del suo gesto. A dare l’allarme un vicino che sentito il colpo di pistola. Bisognerà capire come mai aveva una pistola. Il porto d’armi infatti gli era stato revocato due anni fa alla luce dei problemi psichici manifestati. Per una manciata di ore attorno all’edificio, una casa di colore giallo al confine della città, in un contesto marginale, vicino alla linea ferroviaria adriatica e la spiaggia, proprio al confine con la provincia di Pesaro Urbino, c’è stato il coprifuoco. Da lontano si intravedeva il corpo della donna, immobile, sul terrazzino. Si è sperato che fosse solo ferita tant’è che è stato chiamato l’elisoccorso che però non è neppure atterrato e ha fatto dietrofront in volo. I carabinieri e le forze di polizia hanno immediatamente messo in sicurezza la zona temendo che l’omicida potesse fuggire ancora armato, predisponendo un cordone di sicurezza per evitare che altri venissero coinvolti. Interrotta anche la viabilità dalla statale 16 adriatica dalle 19 circa fino alle 21, ora dell’epilogo. Ora saranno le indagini a cercare da fare luce sulla dinamica dell’accaduto anche se i precedenti sanitari dell’uomo non lasciano molti dubbi sull’impossibilità di prevenire l’estremo gesto dell’uomo. I precedenti ricoveri non avevano evidentemente sortito effetti di miglioramento. Potrebbe essere bastato un litigio, un diniego dell’anziana madre, per scatenare la rabbia. Ma dovranno anche far luce su come sia stato possibile che un’arma sia finita nelle mani di una persona così instabile. (ANSA).