C’è chi parla di dieci mesi, chi di un anno e chi dovrebbe aspettare fino a due anni per visite mediche o esami. I tempi d’attesa per le prenotazioni sanitarie sembrano non conoscere limiti per i cittadini lombardi. Di pochi giorni fa il caso del cittadino comasco che dovrà aspettare due anni per poter fare una colonscopia in una delle strutture lariane. L’impegnativa del medico di base è del 14 giugno, ma in tutto il territorio di Como il primo posto disponibile per la visita è l’11 maggio 2026 all’ospedale Sant’Anna.
Il quadro però si arricchisce di altre tristi testimonianze. “15 mesi – ossia un anno e tre mesi – per una visita oculistica” scrive una cittadina, che poi aggiunge “13 mesi invece per una visita cardiologica”.
Anche altri utenti lamentano tempi di attesa lunghissimi per le visite oculistiche. “Ottobre 2025” scrive qualcuno. Altri invece si scontrano con le agende chiuse a tempo indeterminato e con l’impossibilità di sapere quando sarà possibile fissare un appuntamento. “Non si può nemmeno prenotare – avvisa un altro utente – tutta la sanità è diventata inaccessibile in tempi accettabili se non a pagamento” è la protesta.
Non va meglio per le gastroscopie. “Impegnativa con scritto entro 60 giorni – scrive una cittadina – appuntamento 24 marzo 2025”. Insomma, altro che due mesi d’attesa.
Priorità che non funzionano anche per altri cittadini: “Per una scintigrafia con priorità 10 giorni, attese lunghissime” spiega un utente.
E diverse le segnalazioni delle scorse settimane di agende sature per visite dermatologiche con nessun posto in tutta la provincia di Como. E poi tempi di attesa biblici per visite allergologiche e urologiche.
E così, chi può, procede con le prestazioni a pagamento: “Io sono malata oncologica, faccio visite a pagamento” scrive una cittadina. Segno di un sistema sanitario lombardo che fa acqua da tutte le parti.