Liberarsi dell’ingombrante immobile di via Tommaso Grossi per incamerare fondi necessari utili a sistemare l’edificio della Santarella nell’area ex Ticosa e del cineteatro Politeama. E’ questo l’obiettivo della giunta comasca che ha deciso di avviare un terzo tentativo di asta per l’ex orfanotrofio della città. Si tratta dell’edificio pubblico che si trova tra le vie Tommaso Grossi e Dante Alighieri, ex orfanotrofio cittadino poi ex scuola Baden Powell. Dopo anni di tentativi andati a vuoto, l’ultimo a febbraio scorso, il Comune ritenta l’impresa con uno sconto maggiore. Se il precedente tentativo di vendere l’ex orfanotrofio era andato deserto nonostante lo sconto del 15% del prezzo a base d’asta, ora la percentuale viene alzata al 25% su un valore di 9 milioni e 702mila euro.
Una mossa evidentemente per rendere maggiormente appetibile la struttura perché come detto, i tentativi precedenti di mettere all’asta il compendio sono andati tutti deserti. “Se anche il secondo esperimento di asta andasse deserto la Giunta comunale ha facoltà di disporre che si proceda all’indizione di un terzo esperimento di asta pubblica, con una riduzione fino ad un massimo del 25% dell’originario prezzo a base di gara”, si legge nei documenti comunali. Uno sconto dunque di poco meno di 2 milioni e mezzo di euro.
La ex giunta Landriscina aveva ipotizzato di finanziare una parte del nuovo Palasport di Muggiò proprio con la vendita dell’ex orfanotrofio, ma mancavano all’appello le certificazioni catastali ed energetiche dell’enorme compendio comunale. Tutto poi è stato risolto sul piano burocratico e l’ex orfanotrofio è tornato nuovamente nell’elenco dei beni da alienare.
Per l’attuale amministrazione comasca, guidata dal sindaco Alessandro Rapinese, l’obiettivo è la valorizzazione del patrimonio. Se dovesse essere venduto – aveva spiegato nei mesi scorsi il primo cittadino – i ricavi verrebbero investiti sulla Santarella e sul Politeama.