(ANSA) – NAPOLI, 12 GIU – La quinta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato cassazionista Dario Vannetiello e dall’avvocato Luigi Senese, ha annullato la sentenza di condanna all’ergastolo emessa l’11 gennaio 2024 dalla Corte di assise di appello di Napoli (V sezione) -nei confronti di Davide Francescone, ritenuto coinvolto, tra l’altro nell’omicidio di una vittima innocente, della camorra, Antonio Landieri. A Francescone venivano contestati anche cinque tentati omicidi commessi ai danni di Antonio Mangiacapra, Salvatore Engheben, Mauro Magiacapra, Vincenzo Trombetta e Giovanni De Rosa. Landieri, a cui oggi è intitolato uno stadio a Scampia, fu ucciso il 6 novembre 2004 nel corso di un raid di camorra. La condanna di primo grado per Francescone fu emessa il 4 ottobre 2018, quella di secondo grado l’8 settembre 2021, giudizi di merito che hanno visto condannati anche i vertici del clan che ordinò l’agguato, tra cui i boss scissionisti Raffaele Amato Cesare Pagano. L’8 febbraio 2023 la Suprema Corte, prima sezione penale, ha accolto solo il ricorso proposto da Davide Francescone ordinando un nuovo giudizio limitatamente alla aggravante della recidiva, dinnanzi a un’altra sezione della Corte di appello di Napoli. I giudici di Napoli confermarono di nuovo la condanna all’ergastolo. Ieri sera i giudici capitolini hanno annullato per la seconda volta la condanna all’ergastolo ordinando il terzo giudizio di appello. (ANSA).