A urne chiuse i partiti, pur su fronti diametralmente opposti, anche nel Comasco esprimono soddisfazione per i risultati raggiunti. Pd e Lega in provincia sono praticamente appaiati. Fissandosi rispettivamente al 18,02% e al 17,96%. Da una parte i dem con il consigliere regionale Angelo Orsenigo affermano: “Il Partito Democratico si conferma la principale forza di opposizione”. Dall’altra i leghisti con il segretario provinciale Laura Santin che parla del territorio lariano come del quinto per percentuale a livello nazionale per il Carroccio.
Orsenigo (PD): “Rafforzati dopo il voto”
“Il PD esce indubbiamente rafforzato da queste elezioni – dichiara il consigliere Orsenigo – A freddo, il risultato positivo, però, non può essere un punto di arrivo quanto un punto di partenza per continuare lungo una strada chiara di alternativa politica – aggiunge il consigliere che poi riflette sull’astensionismo. “Una persona su due ha rinunciato a un proprio diritto e alla propria voce. C’è una distanza enorme tra politica e cittadini, tra il palazzo e la gente. Va colmata – dice – con proposte, idee, ma soprattutto con azioni concrete e urgenti”. “Si torna al lavoro sul territorio per dare risposte ai cittadini – chiarisce – In Regione Lombardia, serve una nuova sanità; servono trasporti efficienti; servono politiche a tutela dei più fragili, delle famiglie, dei giovani; serve attenzione e cura per il territorio. Battaglie che certo non vengono cancellate dai risultati positivi di queste ore. Siamo l’alternativa alla politica della Giunta Fontana – conclude – che su tutti questi dossier è tragicamente immobile da anni”.
Santin (Lega): “Como, quinta provincia in Italia”
Di contro le parole della leghista Santin che parte ringraziando militanti e sostenitori e l’assessore regionale Alessandro Fermi, che – spiega – “ha raccolto trasversalmente un grande consenso grazie agli anni di impegno per il territorio comasco”. “Sesto in tutto l’immenso collegio del Nord-Ovest con ventimila preferenze che attestano – sottolinea il segretario provinciale della Lega – ancora una volta, quanto competenza ed esperienza vengano apprezzati dall’elettorato”. “La campagna elettorale è stata come sempre il momento massimo di contatto con i cittadini e siamo davvero entusiasti di come, nonostante il luogo comune del disinteresse per la politica, tanti candidati e tanti amici si siano dati da fare per far conoscere programmi, proposte e i risultati che la Lega ha ottenuto al Governo e in Regione Lombardia”. Dichiara infine sottolineando i sindaci riconfermati a partire dal secondo mandato ottenuto nei due centri più grandi al voto: Alice Galbiati a Cantù e Giovanni Alberti a Mariano Comense.