(ANSA) – CAGLIARI, 10 GIU – Anche in Sardegna Fratelli d’Italia è il primo partito, ma tallonato dal Pd con pochi voti di scarto. Tiene il M5s – partito della presidente della Regione Alessandra Todde – cresce Alleanza Verdi e Sinistra, mentre crolla la Lega, che proprio alle Europee di cinque anni fa fece registrare un vero e proprio boom nell’Isola con il 27,5%, al primo posto. A vincere, come cinque anni fa, però, è stato l’astensionismo: l’affluenza si conferma la più bassa d’Italia con il 36,89% (nel 2019 votò il 36,25%). Ciò significa che oltre il 63% dei sardi non è andato a votare. Il partito di Giorgia Meloni si conferma davanti a tutti con il 24,77%, ma il Pd di Elly Schlein tiene con il 24,16%. Il distacco è minimo, così come il Movimento 5 stelle tiene e si attesta al 16,9% in una regione dove l’esperimento del campo largo di centrosinistra ha portato i suoi frutti con l’elezione a febbraio della presidente Alessandra Todde e la netta vittoria – almeno stando agli exit poll (dati del Consorzio Opinio Italia per la Rai) in attesa delle prime proiezioni dalle 14 di oggi – di Massimo Zedda a Cagliari, che diventerebbe sindaco già al primo turno. L’esponente dei Progressisti – già primo cittadino del capoluogo sardo dal 2011 al 2019 – è in vantaggio con una forchetta tra il 59% e il 63%, mentre Alessandra Zedda del centrodestra si attesta al 31-35%. Il trend positivo del campo largo in Sardegna è confermato dal dato di Alleanza Verdi Sinistra, che anche in Sardegna schierava capolista Ilaria Salis, di padre cagliaritano, con oltre il 10%. Nel centrodestra Forza Italia doppia (quasi) la Lega. Il partito di Tajani sfiora il 10% (con il 9,8% delle preferenze), mentre Salvini crolla dal 27,5% di cinque anni al 5,5%. Male Azione di Calenda, che in Sardegna non va oltre il 1,59%, mentre Stati Uniti d’Europa si ferma al 2,38%. (ANSA).