(ANSA) – FALCONARA MARITTIMA, 07 GIU – Un abnorme quantitativo di rifiuti ferrosi illecitamente trasportati e lavorati con la movimentazione di oltre 7mila tonnellate di rottami in cui figuravano più di 70 imprese, dislocate principalmente nella Provincia di Ancona e Macerata; una frode fiscale da circa due milioni di euro con emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di società senza struttura. Lo hanno scoperto le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Ancona con un’operazione coordinata dalla Procura, denominata "Metal Castle", condotta dalla Compagnia di Falconara Marittima. Il gip di Ancona, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di disponibilità patrimoniali e finanziarie per un valore di oltre mezzo milione di euro. Sono state denunciate otto persone per utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento di documenti contabili, traffico illecito di rifiuti e gestione rifiuti non autorizzata; un’ulteriore contestazione per i denunciati riguarda l’ipotesi di indebita percezione del Reddito di Cittadinanza: avrebbero falsamente dichiarato di non aver conseguito redditi negli anni oggetto di indagine per ottenere il beneficio statale per l’importo complessivo di oltre 50mila euro. Dietro il traffico illecito, secondo gli accertamenti, si celava una frode fiscale finalizzata a emettere fatture per attività mai eseguite, da ditte individuali con sede a Falconara, gestite da soggetti di etnia rom privi dei mezzi, del personale e attrezzature per svolgere una così vasta e delicata attività commerciale. La finanza ha segnalato 70 imprese rappresentate e amministrate nella quasi totalità dei casi da soggetti risultati evasori totali, e prive di autorizzazioni e requisiti ambientali per operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti. Le investigazioni sono consistite in indagini tecniche, ricostruzioni documentali e accertamenti bancari: è emerso come, nonostante nei confronti di alcuni indagati fossero già intervenuti provvedimenti volti ad inibire l’illecito smaltimento di rifiuti ferrosi, gli stessi continuassero a porre in essere le attività criminose in totale spregio della normativa di settore. (ANSA).