(ANSA) – GENOVA, 07 GIU – "Forte preoccupazione per un’azione amministrativa che nelle ultime settimane è rallentata" e "per la fase che sta attraversando l’Autorità di sistema portuale e gli effetti che potrebbe produrre sulla gestione del porto". Gli operatori portuali e le amministrazioni savonesi lanciano l’allarme con una lettera indirizzata al commissario straordinario dell’Adsp del Mar ligure occidentale Paolo Piacenza, per dire che "è necessario andare avanti con le pratiche e i progetti indispensabili per gli scali di Savona e Vado ligure" e non devono esserci "ingiustificate dilazione dei tempi". L’appello firmato da Provincia e Comune di Savona, sezione terminalisti dell’Unione industriali, Isomar, Unione utenti del porto e sindacati che hanno scelto di "parlare con una sola voce" è chiaro: "Pur nel rispetto dei ruoli istituzionali e pur comprendendo la giusta cautela dettata dal particolare momento, si chiede di tenere nella giusta considerazione le necessità dello scalo di Savona e Vado – spiegano – evitando un’ingiustificata dilazione dei tempi anche rispetto a pratiche importanti e urgenti già istruite a suo tempo dagli uffici per interventi di breve e di medio termine". Il riferimento è chiaramente all’inchiesta che ha portato agli arresti in carcere per l’ex presidente Paolo Emilio Signorini e domiciliari per il presidente della Regione Giovanni Toti e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli. In pista ci sono "progetti di lungo periodo, come la totale messa in funzione di Funivie, che restano cruciali per le prospettive di sviluppo del porto, nonché per la sua accessibilità e per l’interazione tra porto e città" ma anche "attività urgenti che garantiscono la continuità operativa, per le quali i lavori preparatori degli uffici necessitano per essere portati avanti dei dovuti passaggi deliberativi". (ANSA).