(ANSA) – MILANO, 07 GIU – "L’esercizio della giurisdizione viene messo in pericolo da tali scelte, che tentano di condizionarlo, affermando la supremazia del potere esecutivo su quello giudiziario, anche a costo di forzare la lettera della legge". Lo scrive in una nota l’Anm di Milano in relazione alla decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio di mandare a giudizio davanti alla sezione disciplinare del Csm i tre giudici della Corte d’Appello milanese del caso Uss. "Ancora una volta il Ministro della Giustizia esercita il proprio potere disciplinare in maniera inedita – scrive la sezione milanese dell’Anm. – Tale decisione costituisce l’ennesimo atto di sfiducia dell’Esecutivo nell’operato dei magistrati, questa volta della Procura Generale della Corte di Cassazione", che aveva chiesto il non luogo a procedere per i tre magistrati. L’Anm di Milano, si legge ancora, "pertanto, condanna fermamente l’iniziativa del Ministro della Giustizia ed esprime profonda solidarietà nei confronti dei colleghi coinvolti". L’Assemblea Straordinaria della sezione milanese dell’Anm, "già fissata per il 10 giugno alle ore 17.00 per discutere in ordine al disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della corte disciplinare" avrà ad oggetto, si legge ancora, "anche la presente vicenda, al fine di valutare eventuali iniziative da intraprendere su entrambi i fronti". (ANSA).