(ANSA) – TORINO, 05 GIU – Dopo l’incontro di oggi tra il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, alcuni membri istituzionali dell’ateneo, i rappresentanti degli studenti e una delegazione degli universitari che in questi giorni sta occupando le sedi universitarie torinesi per chiedere la rescissione degli accordi tra Università di Torino e istituzioni e università israeliane, i vertici dell’università si augurano una progressiva riapertura delle sedi per la ripresa dei lavori. "La situazione ha già assunto temporalmente un lasso molto ampio che io non ricordo di avere mai visto nell’ateneo – ha dichiarato il rettore -. Aspetto con ansia che questa operazione di liberare lo spazio universitario aumenti e spero che questo non sia dipendente da una decisione o meno di un organo che avverrà probabilmente tra tre settimane, anche perché questo sarebbe un ricatto" "La ripresa delle attività all’interno del palazzo deve essere fatta nella pienezza, non solo la biblioteca o a pezzetti – ha aggiunto -. Non è un gioco, qua siamo a due settimane e mezzo di occupazione con impedimenti per il personale, i lavoratore e le lavoratrici, che sono comunque stati interamente ricollocati, ma con qualche disagio". Tutte confermate intanto le sessioni di esame, nonostante l’occupazione non accenni a concludersi. "Gli esami sono tutti ricollocati, sono in corso in questo momento regolarmente e così è per la programmazione delle settimane successive e gli studenti e le studentesse sono tutti regolarmente informati di dove si svolgono gli esami nelle sedi vicine" ha affermato Alessandro Mengozzi, direttore della Scuola di Scienze umanistiche. Lo stesso vale per le sessioni di laurea. (ANSA).