Truffe, soprattutto agli anziani e online, violenze sulle fasce più deboli, furti e spaccio ma anche infiltrazioni della criminalità organizzata e baby gang. Nell’ultimo anno, i 500 carabinieri in servizio in provincia di Como hanno gestito 200 telefonate di emergenza e raccolto 50 denunce al giorno dei cittadini vittime di reati e in situazioni di difficoltà.
Numeri diffusi oggi, in occasione della festa dell’Arma, con la celebrazione dei 210 anni di storia dei carabinieri. Complessivamente, da maggio dello scorso anno alla fine di aprile 2024, le stazioni distribuite sull’intero territorio lariano hanno gestito 72.676 chiamate di emergenza.
Potenziata la presenza sul territorio per la prevenzione e il contrasto dei reati. In un anno, i carabinieri hanno eseguito 47.483 servizi di controllo. Sono state identificate 51.891 persone e verificati 34.319 veicoli. Sul fronte della repressione delle condotte illecite, il bilancio delle attività è di 324 arresti e di 3.143 indagati.
Particolare attenzione è stata dedicata alla lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. Con la collaborazione degli squadroni cacciatori, le attività si sono concentrate anche sulle aree boschive trasformate in zone di riferimento per la vendita della droga. I servizi straordinari hanno portato a 36 arresti, allo smantellamento di 139 bivacchi utilizzati dai pusher e al sequestro di oltre 5 chilogrammi di sostanze stupefacenti. “Una sperimentazione operativa unica nel suo genere in Italia”, come hanno sottolineato i vertici dell’Arma, che nella giornata di oggi hanno premiato anche i reparti che hanno portato a termine i servizi di contrasto allo spaccio. Complessivamente, non solo nelle aree boschive ma in tutte le attività di lotta allo spaccio sono stati sequestrati 68 chilogrammi di droga.