(ANSA) – BEIRUT, 05 GIU – Un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco vicino all’ambasciata americana a Beirut, in Libano. Lo riferisce il Jerusalem Post citando i media arabi. Un uomo siriano è stato arrestato dopo la sparatoria vicino all’ambasciata statunitense a Beirut: lo ha dichiarato l’esercito libanese, mentre la missione diplomatica ha affermato che il suo personale è al sicuro. L’ambasciata, nel sobborgo settentrionale di Awkar, "è stata oggetto di spari da parte di una persona di nazionalità siriana", ha detto l’esercito in una dichiarazione su X. "Il personale dell’esercito schierato nell’area ha risposto alle fonti di fuoco, ferendo il tiratore", si legge nel comunicato, aggiungendo che "è stato arrestato e trasportato in ospedale". L’esercito ha dichiarato che sta indagando sull’incidente. Nel settembre dello scorso anno, un uomo armato ha aperto il fuoco nell’ambasciata statunitense, senza causare vittime. La polizia libanese ha sostenuto che a sparare sia stato un fattorino in cerca di vendetta per l’umiliazione subita da parte del personale di sicurezza. La sparatoria ha coinciso con l’anniversario di un attentato dinamitardo avvenuto nel 1984 davanti alla sede dell’ambasciata statunitense a Beirut, che gli Stati Uniti hanno attribuito agli Hezbollah, sostenuti dall’Iran. Le missioni diplomatiche e militari statunitensi in Libano sono state attaccate in diverse occasioni durante la guerra civile del 1975-1990, quando i fondamentalisti islamici hanno anche preso diversi ostaggi statunitensi. L’ambasciata si è trasferita ad Awkar dopo essere stata colpita da un attacco suicida nell’aprile 1983 che ha ucciso 63 persone. (ANSA).