(ANSA) – ROMA, 04 GIU – "Un fiore all’occhiello della Forza Armata e una risorsa strategica per il Paese, come nei momenti bui dell’emergenza pandemica, che è difficile dimenticare". Queste le parole con cui il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Carmine Masiello, ha presenziato questa mattina al 191° anniversario della costituzione del Corpo Sanitario dell’Esercito, svoltosi a Roma, presso la sede del Policlinico Militare del Celio. "Negli oltre 20 anni di missioni di pace all’estero, operazioni sul territorio nazionale e interventi a supporto della popolazione, non c’è stata occasione in cui il Corpo Sanitario, con il suo personale altamente specializzato, medici, infermieri, mezzi e strutture mediche, non abbia assicurato un apporto indispensabile e insostituibile – ha detto il generale -. Il Policlinico Militare del Celio, punto di riferimento nel panorama sanitario nazionale, ne è la sintesi tangibile, realtà unica in grado di accrescere l’autorevolezza della Forza Armata. Nell’attuale contesto geopolitico, particolarmente complesso è fondamentale avere una chiara visione dei fenomeni e intercettarne le linee evolutive. Il Corpo Sanitario è una peculiarità da valorizzare al massimo delle nostre potenzialità, in una dimensione sempre più di integrazione interforze e di evoluzione operativa e tecnologica". "L’Esercito – ha concluso il capo di Stato Maggiore dell’Esercito – ha bisogno di voi, del vostro contributo umano e professionale che avete sempre offerto senza risparmio di energie facendovi portatori, in Italia e in terre lontane, dei valori più puri e più belli della nostra istituzione". Alla cerimonia hanno preso parte anche il comandante logistico dell’Esercito, il generale Mauro D’Ubaldi, e il direttore del Policlinico militare, e capo del Corpo Sanitario, il generale Carlo Catalano che ha esortato i giovani a proporsi, a portare avanti le loro idee e a realizzare i loro sogni, invitando nel contempo i meno giovani a sostenerli e gratificarli, nella comune ottica di affrontare e vincere tutte le sfide future che attenderanno la grande famiglia della sanità militare dell’Esercito. (ANSA).