Prognosi ancora riservata per il 33enne accoltellato a Cantù nella notte tra sabato e domenica in piazza Garibaldi e ricoverato al San Gerardo di Monza. Migliorano invece le condizioni del 44enne trasportato al Sant’Anna, che nelle scorse ore ha lasciato il reparto di rianimazione. Già dimesso invece il terzo dei feriti, 29enne che era stato accompagnato all’ospedale della Città del Mobile.
Già nella giornata di domenica, i carabinieri di Cantù hanno fermato i presunti responsabili dell’aggressione. In carcere un 18enne e 3 minorenni, tutti appartenenti alla cosiddetta baby gang già responsabile di altri episodi di violenza in città. Sono accusati di tentato omicidio, oltre che di rissa.
Sulla folle notte di violenza in piazza Garibaldi, la terza in poche settimane, sono aperti due fascicoli. Uno è coordinato dalla procura minorile di Milano, che si sta occupando dei tre ragazzini fermati, che hanno tra i 14 e i 17 anni. L’altra è coordinata invece dal sostituto procuratore di Como Giuseppe Rose. Nell’indagine al momento compare il nome del 18enne, rinchiuso in carcere al Bassone. Nelle prossime ore dovrebbe essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo e potrà fornire la sua versione dei fatti o avvalersi della facoltà di non rispondere. L’indagine si affianca a quella già aperta dal magistrato Michele Pecoraro dopo la maxi rissa di metà maggio, sempre in piazza Garibaldi, che sarebbe ancora contro ignoti.
Proseguono intanto le indagini dei carabinieri di Cantù e del nucleo operativo radiomobile per chiarire tutti gli aspetti della violenta rissa, che ha coinvolto decine di persone. I militari dell’Arma hanno già ascoltato numerosi testimoni e stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare tutti i partecipanti alle violenze e individuare eventuali, altri possibili responsabili di episodi di violenza. Una lite scoppiata all’improvviso, apparentemente per futili motivi e degenerata in un’aggressione. Spintoni e scontri, poi una transenna utilizzata per colpire i presenti e infine le coltellate. I fermati avevano abusato di alcol secondo gli inquirenti e la violenza sarebbe esplosa in pochi istanti, da una banale discussione.
I carabinieri si sono trovati davanti uno scenario definito “sconvolgente”, persone che scappavano terrorizzate, sangue in piazza e i feriti a terra. Una violenza preoccupante, che ieri ha portato il prefetto a convocare una riunione urgente del comitato provinciale di sicurezza e ordine pubblico. Disposti un ulteriore potenziamento dei controlli e misure specifiche per contrastare il fenomeno delle bande giovanili.