(ANSA) – ROMA, 04 GIU – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha partecipato questa mattina alla cerimonia commemorativa dell’80/mo Anniversario della Liberazione di Roma nel parco dei Martiri di Forte Bravetta. Insieme al presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonello Aurigemma ha deposto una corona alla lapide che ricorda i 77 martiri che qui sono stati fucilati dai nazifascisti. I loro nomi sono stati letti da Domenica Pappalardo, nipote di Augusto Latini, che qui al Forte è stato incarcerato, torturato e giustiziato. Sul posto anche i gonfaloni dell’Anpi, dell’Anfim e delle associazioni combattentistiche. "La città – ha detto il presidente del XII Municipio Elio Tomassetti – non era stata con le mani in mano, aveva organizzato una resistenza e molti sono stati uccisi qui, ricordati nella lapide che è stata ripulita dopo il bruttissimo gesto del 25 aprile quando era stata imbrattata con frasi irripetibili. Ma l’Italia è antifascista e gesti come quelli ci devono chiedere da che parte stare. Noi vogliamo come Municipio che Forte Bravetta sia un polo di questi valori, deve essere il luogo della Resistenza italiana, dei valori della nostra Costituzione". "Oggi – ha detto Aurigemma – abbiamo un doppio dovere, non solo celebrare gli 80 anni dalla liberazione di Roma dalla dittatura nazifascista ma anche i 77 martiri che si sono sacrificati per la democrazia. Valori che sono attuali, perché vengono messi in discussione in tante parti del nostro pianeta. Sta a noi amministratori riprendere questa strada. Tanti hanno sacrificato la loro vita per farci vivere in un paese democratico dove ognuno può esprimere libero la propria idea". I martiri di Forte Bravetta, ha concluso il sindaco Gualtieri, furono "uccisi dai nazisti con la collaborazione dei fascisti italiani. Noi ringraziamo i soldati angloamericani che liberarono Roma. Ma ringraziamo anche il sacrificio di tanti italiani per liberarci dall’abisso della follia delirante di Mussolini e dall’odio di Hitler che si resero responsabili di crimini contro l’umanità. L’Italia fu complice e fu parte di questo alleandosi con Hitler, e con le leggi razziali. Ma l’Italia non fu solo Mussolini, e per questo è importante la celebrazione di oggi qui, e tutte le forze politiche devono essere unite: c’è un filo che lega la giornata di oggi al 2 giugno". In mattinata il sindaco aveva deposto una corona di alloro presso la lapide in memoria dei Caduti Italiani, Stranieri, civili e militari a Porta San Paolo. (ANSA).