Quaranta incidenti in due mesi nelle sei strade cittadine finite nel mirino nell’amministrazione comasca per l’installazione dei nuovi autovelox fissi. Si tratta – almeno stando alle anticipazioni – di via Napoleona, Varesina, Pasquale Paoli, Canturina, Bellinzona e viale Innocenzo XI. Vie che registrano un tasso di incidentalità più alto rispetto alle altre.
I dati forniti dalla polizia locale di Como riguardano come detto due mensilità, aprile e maggio. Nel dettaglio si sono verificati cinque incidenti in via Napoleona, sei in via Pasquale Paoli, sette in via Canturina. E ancora: sei in via Bellinzona, cinque in tangenziale, ossia viale Innocenzo XI e undici in via Varesina. Quest’ultima, ancora una volta, vanta il triste primato di strada tra le più pericolose della città in cui si registra il maggior numero di incidenti: 31 quelli rilevati lo scorso anno. Erano 41 nel 2022.
Intanto in città è scoppiato il caso autovelox. Mentre infiamma la polemica politica prosegue l’iter sul decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini con le nuove regole per gli autovelox e quindi il possibile via libera all’installazione dei nuovi apparecchi sulle strade comasche. “La pratica è al vaglio della polizia stradale che sta verificando l’applicazione del testo e la conformità con quanto richiesto dall’amministrazione comunale”, ha affermato nelle scorse ore il prefetto di Como, Andrea Polichetti.
Sulla vicenda si è espresso anche Mario Lavatelli, presidente dell’Associazione civica utenti della strada: “Occorre dimostrare attraverso analisi e dati che il dispositivo servirebbe per ridurre il numero di incidenti causati dall’alta velocità – spiega – Su alcune strade si potrebbe pensare anche a misure strutturali, come aiuole o isole spartitraffico che potrebbero, allo stesso modo, avere un effetto utile per ridurre la velocità”.