(ANSA) – TORINO, 30 MAG – "È una gigantesca panna montata, non c’è alcuna censura. Chi non ha messo Saviano è il suo editore". Lo ha detto Giuseppe Laterza a margine del Festival Internazionale dell’Economia che la casa editrice organizza a Torino. "Alla domanda del giornalista sulla esclusione di Saviano – ha aggiunto Laterza – avrebbe dovuto seguire una spiegazione sulla selezione degli autori che in parte rimane in capo agli editori coordinati dall’Aie. Purtroppo c’è stato un improvvido intervento di Mario Mazza che ha dato ragioni fuori luogo e ha dato l’impressione di una selezione da parte del governo che ha eliminato il nome di Saviano, cosa che non è stata perché il suo nome non c’era. Uno può dispiacersi, ma non è censura Il meccanismo può essere discusso ma è previsto da una convenzione scritta due anni fa. Le regole si devono rispettare. Se si fosse aggiunto il suo nome lo stesso Saviano si sarebbe sentito in imbarazzo". "Come si risolve la questione? Semplicemente se si torna ai fatti. Purtroppo il dibattito pubblico prescinde dai fatti, contano le magliette qualunque evidenza si porta. È colpa dell’era dei social. Censura è se a farla è un ente pubblico o un ministero o un’istituzione culturale. Se io editore scelgo di non pubblicare Saviano non è censura, magari vuol dire che sono un imbecille. Io comunque lo pubblicherei, ho un’enorme stima di Saviano", ha sottolineato l’editore. (ANSA).