Lega all’attacco del sindaco di Como Alessandro Rapinese sugli autovelox previsti in città. Dopo la pubblicazione In Gazzetta Ufficiale del decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini con le nuove regole per i rilevatori di velocità, il Carroccio stronca il progetto del primo cittadino del capoluogo lariano.
Il Comune di Como vuole posizionare gli autovelox in sei strade cittadine considerate tra le più pericolose. Per Rapinese, il decreto non bloccherebbe in alcun modo il progetto. “Il sindaco di Como non sa di cosa parla o mente sapendo di mentire – attacca il parlamentare della Lega Eugenio Zoffili – Il decreto sugli autovelox, fortemente voluto dal ministro Salvini e atteso da anni, prevede proprio che queste apparecchiature non siano utilizzate per fare cassa”. “L’idea del sindaco Rapinese – aggiunge – che vuole riempire il nostro capoluogo di inutili autovelox e svuotare le tasche dei comaschi, si scontrerà con la Lega e le nuove norme che ha introdotto Salvini”.
Contro il progetto di Rapinese anche la Lega cittadina. “Dopo l’aumento spropositato del costo dei parcheggi, la giunta Rapinese ancora una volta dimostra di voler far cassa mettendo le mani nelle tasche dei cittadini comaschi – attacca il segretario cittadina della Lega di Como Ivan Noseda – La volontà ribadita dal sindaco di voler procedere all’installazione di nuovi autovelox in città va esattamente nella direzione opposta a quella del decreto approvato e fortemente voluto dalla Lega e dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che mira invece a mettere un freno alla tassazione indiretta con gli autovelox”.
Forse Rapinese – aggiunge la capogruppo della Lega in consiglio comunale Elena Negretti – non ha compreso che le nuove norme introdotte dal decreto servono a fare in modo che gli autovelox vengano realmente utilizzati per aumentare la sicurezza stradale secondo criteri di buonsenso, mettendo un freno all’abuso di questi strumenti come improprio mezzo di tassazione. Invitiamo il sindaco a iniziare realmente a pensare al benessere dei comaschi, alla loro tutela e sicurezza. Basta vessazioni ai danni dei cittadini che devono muoversi in città per studiare, lavorare e usufruire dei servizi”.