(ANSA) – CITTÀ DEL CAPO, 25 MAG – Il Sudafrica si recherà alle urne tra quattro giorni per votare in una elezione nazionale che promette di essere la più combattuta e quella dal risultato più incerto dalla fine dell’apartheid e dall’avvento di Nelson Mandela, 30 anni fa. Un sondaggio della Social Research Foundation (Srf) mostra che il sostegno all’African National Congress (Anc), il partito al potere dall’avvento della democrazia, è in calo, mentre il maggiore partito di opposizione, Democratic Alliance (Da) e il nuovissimo partito guidato dal controverso ex presidente del paese Jacob Zuma, uMkhonto weSizwe (Mk) appaiono guadagnare punti a livello nazionale. Se il guadagno del Da appare essere a livello nazionale, quello del partito ‘cult’ di Zuma, l’Mk, è concentrato, nei sondaggi, nella provincia di origine del leader, il KwaZulu Natal dove l’elettorato tende ad allinearsi con un partito incentrato sulla difesa dei diritti degli Zulu, etnia a cui appartiene anche Zuma, del loro re Misuzulu kaZwlethini e della terra considerata parte del regno. I sondaggi di Srf del 22 maggio davano una presunta affluenza alle urne del 60%, all’Anc il 40,8% dei consensi, al Da il 27,2% e al nuovissimo Mk il 13,3% dei consensi. Non poco, tenendo conto che un elemento chiave del manifesto dell’Mk è l’abolizione dello stato di diritto. In tutto saranno 52 i simboli sulla scheda elettorale, e a pochi giorni dal voto l’incertezza sui risultati è altissima. (ANSA).