Contro la decisione del Comune di Como di chiudere due asili nido della città, alcuni genitori hanno provato la strada del ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo della Lombardia non ha accolto la richiesta di sospensione della delibera di Palazzo Cernezzi che ha sancito la chiusura delle strutture di via Passeri e di Monte Olimpino.
“Sebbene il risultato per ora non sia quello sperato, il comitato “Como a misura di famiglia” intende ringraziare le molte parti coinvolte in questa iniziativa, in particolare le famiglie ricorrenti e lo studio legale, che si sono spesi con coraggio e determinazione per difendere i loro diritti e in generale per non lasciare nulla di intentato nell’opporsi al processo di progressiva erosione del sistema formativo cittadino”, commentano i responsabili del comitato. “Proseguiremo le iniziative perché il tema è di importanza cruciale per la nostra città”, aggiungono gli esponenti del Comitato, che annunciano per venerdì 14 giugno dalle ore 16 un evento poter approfondire questi temi.
Palazzo Cernezzi precisa che il Tar rileva in particolare come “a fronte del risultato di una estensione del servizio a più utenti, la motivazione della scelta della giunta comunale non appare affetta da irragionevolezza, ritenendo altresì che il trasferimento dei bambini nella nuova sede, censurato dai ricorrenti, non possa qualificarsi come danno grave e irreparabile, non potendo configurarsi un interesse qualificato dei bambini ad avere un asilo nido di quartiere”.