Ribadisce che l’ordinanza è “assolutamente necessaria” e attende la presentazione ufficiale dei ricorsi ma allo stesso tempo sottolinea che bisogna garantire la sicurezza e tutelare gli interessi dei cittadini. Il prefetto di Como, Andrea Polichetti, torna a parlare del provvedimento anti caos entrato in vigore sulla Statale Regina dal 13 maggio scorso che in estrema sintesi vieta il transito durante il giorno ai mezzi pesanti oltre gli 11 metri e istituisce un senso unico per i bus turistici. Entro la fine del mese, l’associazione di categoria Sistema Trasporti depositerà il ricorso al Tar contro le limitazioni. A questo documento dovrebbero aggiungersi anche quelli di altri protagonisti della filiera turistica.
“Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Ogni azione deve essere sempre ispirata a correttezza e a tutelare gli interessi dei cittadini – spiega il prefetto – spero sia così per i ricorrenti in modo da non ostacolare poi le condizioni di sicurezza di questo tratto di strada così importante per la nostra provincia”.
Polichetti ribadisce che la vigilanza sulla Statale Regina è quotidiana da parte delle forze dell’ordine.
“Il resto lo si affronterà – aggiunge – Diamo il tempo di presentare i ricorsi poi evidentemente Anas li leggerà e potrà opportunamente reagire in sede giudiziaria”.
“Credo che le criticità di questi mesi, con il flusso turistico che ha subito una nuova impennata rispetto all’anno scorso, dimostrino che l’ordinanza è assolutamente necessaria”.
Come ricostruito nelle scorse ore non solo le compagnie dei bus turistici, anche i gestori dei trasporti privati sul lago, i tour operator e le guide turistiche sono pronti ad impugnare l’ordinanza anti caos. Entro la fine del mese, l’associazione di categoria Sistema Trasporti depositerà il ricorso al Tar contro le limitazioni. Si tratta della stessa associazione che già lo scorso anno aveva impugnato il documento. Il Tar, tribunale amministrativo, aveva accolto il ricorso e Anas era stata costretta a sospendere i provvedimenti. Quest’anno, per evitare di trovarsi nella stessa situazione, Anas ha introdotto alcune modifiche all’ordinanza, studiate proprio con l’obiettivo di evitare contese legali.