(ANSA) – ROMA, 23 MAG – Costruire un piano pandemico europeo. Attivare il Mes che consentirebbe all’Italia di avere 37 miliardi per abbattere le liste d’attesa in sanità. E impegni sulla scuola e sui salari, il cui potere d’acquisto è crollato. Di questo hanno parlato Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità del Lazio ed Elena Bonetti, candidati alle elezioni europee con Azione durante un ‘Aperitivo europeista’ che si è svolto a via Flaminia Nuova, presente la deputata Valentina Grippo, Paolo Pappalardo, segretario del XV municipio e, tra gli altri, Guido Milana e Walter Ricciardi. "Si sta parlando poco di Europa, di programmi, di quali saranno gli scenari futuri. Azione ha puntato su programmi e competenze ed io ho scelto Azione proprio per l’attenzione che da subito ha dato al Servizio sanitario nazionale – ha spiegato D’Amato con il quale il Lazio fu considerata Regione d’eccellenza per la gestione del piano vaccinale durante la pandemia – L’Italia è 20ma su 27 per capacità di spesa dei fondi europei, abbiamo utilizzato meno del 50% delle risorse del Pnrr ma se abbiamo fondi da spendere, oggi, è perchè la gran parte sono risorse comunitarie. Se sarò eletto, il mio impegno – ha assicurato D’Amato – sarà pari a quello che ho messo come assessore nella gestione della pandemia. Dobbiamo puntare al sogno dell’Europa di Altiero Spinelli, precursore del processo di integrazione europea, di quella Europa che a noi ha consentito 70 anni di pace; nessuno si può salvare da solo, abbiamo bisogno di Europa più forte". Bonetti si è soffermata invece sulla quesione tra chi vuole "una Europa piccola e condannata a dipendere dagli altri, come Giorgia Meloni, che vuole condannare l’Italia ad essere periferia dell’Europa, e chi vuole una Europa che funzioni, vicina ai territori, con una sanità che funzioni, una scuola all’atezza dei nostri figli e delle sfide future. Durante la pandemia senza Europa non ci saremmo potuti salvare. La politica italiana – ha aggiunto – si è ridotta a tanto rumore: che vuol dire, come fa la maggioranza, andiamo ad occupare Bruxelles? È una politica muscolare e inconcludente. Ma la verità è che non hanno abbassato di 1 euro le tasse dopo 2 anni di governo, sono saliti al potere al grido ‘aiutiamo le famiglie’ ma non hanno fatto nulla e si limitano a dare 100 euro alle famiglie una tantum se la donna non lavora, perché se lavora non danno niente. Questo non è pericolo del fascismo ma inconcludenza della politica". (ANSA).