Tre turchi richiedenti asilo fermati dalla polizia in viale Innocenzo a Como e arrestati perché trovati in possesso di armi, caricatori e munizioni. Era la notte del 5 ottobre scorso e le indagini nate da quell’intervento sono sfociate oggi in un’operazione che ha smantellato un’organizzazione criminale turca attiva in Italia e in Europa e guidata dal presunto boss Baris Boyoun.
Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 18 persone, 17 turchi e un italiano. Tra questi lo stesso Boyoun e i tre che erano stati fermati dalla polizia a Como. Gli arresti sono stati eseguiti in tutta Italia ma anche in Svizzera, Bosnia e Olanda. Le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, banda armata diretta a costituire un’associazione con finalità terroristiche e a commettere attentati terroristici, detenzione e porto illegale di armi micidiali e di esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le cellule dell’organizzazione, secondo gli inquirenti erano radicate in tutta Europa e in partico0lare in Italia, Svizzera, Olanda e Germania
Dalle intercettazioni emergono dettagli degli attentati progettati dall’organizzazione, in gran parte in Turchia ma anche in Germania.