(ANSA) – BRINDISI, 21 MAG – Avrebbe subito l’asportazione del surrene sinistro ma aveva una malformazione e una massa tumorale di 4 centimetri sulla ghiandola del rene destro, come evidenziato durante gli accertamenti clinici. E’ quanto ha denunciato ai carabinieri una 72enne di Carovigno che è stata operata nel settembre scorso all’ospedale Perrino di Brindisi. Secondo quanto ricostruito dall’avvocato Sandra Di Monte, che ha presentato querela contro due medici per lesioni personali colpose, l’errore è nato da un referto sbagliato. La procura di Brindisi ha già aperto un’inchiesta e acquisirà la documentazione clinica. I primi accertamenti clinici sulla donna risalgono al dicembre del 2022 e sono proseguiti anche durante le settimane successive. Il 18 maggio 2023 la paziente venne visitata con urgenza. Nel referto, come emerge dalla denuncia, si evidenzia una "neoformazione ovarica dx (destra), eseguita con tc addome con mezzo di contrasto con riscontro di lesione surrenale dx (destra, di 4 cm)". Nelle conclusioni, però – si legge ancora – si consiglia "intervento di surrenectomia sin (sinistra)". Da qui sarebbe partita la catena di errori fino all’intervento sul rene sano. "L’ equipe medica che ha eseguito l’intervento – si evidenzia nella denuncia presentata ai carabinieri – ha omesso di eseguire ogni e qualsiasi verifica in ordine alla corrispondenza del referto del medico con la reale situazione". L’errore, secondo il legale, "non è stato notato neanche durante l’intervento ma è risultato evidente soltanto una volta proceduto alla surrenectomia ed effettuati gli esami istologici, dai quali è emerso che si trattava del rene sano". I medici – secondo quanto riferito dal legale – solo in un secondo momento si sarebbero accorti dell’errore ed avrebbe contattato la 72enne. Il medico, prosegue la denuncia, disse "chiaramente di avere sbagliato l’intervento e che invece di operare sul rene destro avevano operato sul rene sinistro". La donna ha annunciato che si costituirà parte civile nell’eventuale processo a carico dei medici. (ANSA).