(ANSA) – SINISCOLA, 20 MAG – Ha violato l’ordinanza del sindaco di Siniscola, che a causa della siccità che sta mettendo in ginocchio gran parte della Sardegna, vieta l’uso dell’acqua per fini non domestici: ieri mattina ha deciso di innaffiare comunque i suoi campi, finendo per vedersi chiudere il contatore dagli addetti del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale. Esasperato, l’agricoltore – Giovanni Bomboi, 40 anni, consigliere comunale di opposizione – non ci ha dormito la notte e questa mattina si è presentato armato di pistola nella sede del Consorzio, esplodendo diversi colpi nel piazzale ad altezza uomo. Solo per un caso non ci sono stati vittime o feriti: due dei proiettili infatti si sono conficcati su alcuni furgoni in sosta, dietro ai quali si sono nascosti i dipendenti dopo un fuggi fuggi generale provocato dall’irruzione di Bomboi con l’arma in pugno. L’agricoltore si è reso irreperibile: lo stanno cercando gli agenti del commissariato di Siniscola e quelli della squadra mobile di Nuoro. "Un fatto gravissimo che condanniamo fermamente – commenta all’ANSA il sindaco Gianluigi Farris – La crisi idrica ci ha imposto l’ordinanza di divieto e da subito abbiamo fatto presente al prefetto di Nuoro, durante il tavolo sulla siccità, che queste restrizioni avrebbero potuto creare problemi di ordine pubblico. Bisogna fare in fretta, gli animi si stanno esasperando – avverte il primo cittadino – E’ necessario predisporre un’ordinanza con la quale dare mandato agli amministratori di riparare le perdite d’acqua della rete, Abbanoa non è in grado di intervenire tempestivamente". Il Consorzio di bonifica si dice "consapevole dell’enorme disagio che vivono le aziende servite dalle infrastrutture irrigue del distretto del Posada, ma è una situazione che non possiamo gestire in altro modo se non con le restrizioni", spiega il presidente Ambrogio Guiso, che definisce "grave ed estremo il gesto di stamattina che ha visto coinvolti loro malgrado gli operai del Consorzio, ai quali va la nostra piena solidarietà. Siamo amareggiati – conclude Giuso -, ma ribadiamo che la mancanza della risorsa idrica è un problema che va affrontato subito con misure straordinarie per sostenere il comparto agricolo". (ANSA).