Associazioni ambientaliste ancora all’attacco del progetto del nuovo resort a Torno. I gruppi che già avevano contestato l’opera hanno nuovamente scritto al sindaco del paese Rino Malacrida, chiedendogli di revocare l’iter avviato.
L’amministrazione comunale ha aperto la procedura di Vas, valutazione ambientale strategica. “Abbiamo accolto con soddisfazione la decisione – fanno sapere le associazioni ambientaliste – Come evidenziato da Regione Lombardia però, il piano integrato di intervento proposto rappresenta una trasformazione urbanistica importante, che rende necessaria una modifica del Pgt, il piano di governo del territorio. Il Comune di Torno non ha adottato la procedura più appropriata e abbiamo chiesto con una nota scritta al sindaco di dare seguito a quanto indicato dalla Regione, di revocare l’iter procedurale avviato e procedere alla modifica del documento di piano”.
“La questione non è di poco conto perché mettere mano al documento di piano vuol dire di fatto sottoporre la modifica a una consultazione più ampia e partecipata – aggiungono gli ambientalisti – Ribadiamo la necessità di aprire un ampio dibattito su questo progetto e, più in generale, su come immaginiamo il futuro del nostro lago. Tutti noi, a partire dagli amministratori pubblici, dovremmo maturare una più profonda consapevolezza del valore paesaggistico e naturale delle sponde lacuali e del fragile equilibrio idrogeologico che le caratterizza”.
Sul progetto del nuovo resort interviene anche il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo. “Regione Lombardia deve vigilare con la massima attenzione sul progetto – dice – Ho presentato un’interrogazione per chiedere un puntuale monitoraggio. Il progetto preoccupa perché potrebbe intaccare la vocazione paesaggistica di un’intera area”. “Sviluppo del territorio non necessariamente significa progresso per le comunità, per l’ambiente e per il patrimonio paesaggistico – aggiunge Orsenigo – Possiamo anche sospendere il giudizio in attesa di ulteriori dettagli e sviluppi del progetto ma Regione Lombardia, in collaborazione con tutti gli enti locali coinvolti, ha l’importante compito di preservare un equilibrio delicato che sul lago di Como è reso ancora più fragile dal boom turistico”.