Dopo l’invasione del granchio blu, ora un’altra specie, una delle minacce più gravi alla biodiversità è arrivata in Italia, nella zona dei laghi lombardi. Il gambero rosso della Louisiana, noto anche come “gambero killer”, è stato avvistato all’interno del Parco Valle del Lanza, situato al confine fra la provincia di Varese e quella di Como.
Nei giorni scorsi un esemplare è stato trovato lungo un sentiero. A darne notizia attraverso i social i gestori dell’area protetta di interesse sovracomunale che comprende i territori di Malnate e Vedano Olona (in provincia di Varese) e quelli di Bizzarone, Solbiate con Cagno, Valmorea e Rodero in provincia di Como.
“Purtroppo ci è arrivata la prima segnalazione della presenza del gambero della Louisiana (Procambarus clarkii) nel territorio del Parco, nei pressi dell’area dei Mulini di Gurone – si legge sul post pubblicato sulla pagina social del Parco Valle del Lanza – Con la piena verificatasi nella zona, ne è stato trovato un esemplare lungo il sentiero adiacente alla zona umida”. Nel post ancora l‘allarme per le possibili conseguenze: “E’ una delle peggiori minacce alla conservazione degli ecosistemi, gravemente impattante sia sui piccoli vertebrati di cui si nutre sia sull’habitat che intacca scavando profonde tane nel sottosuolo e nutrendosi di alghe e piante acquatiche”.
Si tratta di una specie aliena molto vorace, che può avere un forte impatto negativo sugli ecosistemi e sugli habitat nei quali si diffonde. Originario del continente americano questo crostaceo ha iniziato a colonizzare corsi d’acqua dolce e canali per l’agricoltura a causa dell’assenza di predatori naturali e creando gravi danni agli ecosistemi.
Questa specie infatti è in grado di scavare piccoli tunnel negli argini fino a modificare la struttura di alcuni canali. Dal parco infine arriva l’appello rivolto ai cittadini a chiamare e eventuali avvistamenti del crostaceo.
“Al fine di limitare la sua diffusione ci attiveremo facendo il possibile, ma è necessario l’impegno di tutti per la segnalazione della sua presenza nel parco”.