(ANSA) – MILANO, 18 MAG – "Quando i tempi si fecero così crudeli e tremendi, mio nonno era comunque ottimista: ‘Il giorno in cui mi verranno ad arrestare, mi diceva, non mi faranno niente perché farò vedere questa targa, che io sono stato in Croce Verde". E’ il ricordo che la senatrice Liliana Segre ha di suo nonno Giuseppe, uno dei fondatori della Croce Verde APM (Assistenza Pubblica Milanese) e che, come madrina dell’associazione, ha regalato questa mattina intervenendo alla celebrazione dei 125 anni dell’associazione. "La Croce Verde è fatta con uno spirito concretamente opposto a quella degli assassini che vennero a prenderli, in cui ‘si ama, si spera e si salva", sottolinea la senatrice parafrasando il motto dell’associazione ‘Ama, salva, lavora, spera’ e "nel buio del mondo lui (Giuseppe Segre, ndr) era convinto che lo avrebbe protetto". Il 5 marzo 1911 Giuseppe Segre fu eletto per la prima volta vicepresidente della Croce Verde e nel 1916 fu l’artefice della fusione con la consorella Assistenza Pubblica Milanese, le due sole associazioni di soccorso esistenti a Milano, ratificata nel 1920. Oggi l’associazione conta 268 volontari e 6 ambulanze. (ANSA).