(ANSA) – CATANIA, 14 MAG – La Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ha cassato senza rinvio la decisione della sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti della Sicilia che, nel marzo del 2023, aveva dichiarato Enzo Bianco incandidabile per dieci anni, imponendo il divieto per lo stesso periodo a ricoprire cariche in enti vigilati o partecipati di Enti pubblici, nell’ambito di indagini erariali avviate dalla Procura di Catania, su accertamenti della Guardia di finanza, sul bilancio del Comune del capoluogo etneo. Lo rende noto lo stesso Enzo Bianco, ex parlamentare, ex ministro, ex sindaco di Catania, dicendosi "davvero soddisfatto" per la sentenza che ha "dato pienamente ragione al ricorso presentato dai miei legali, sposando in pieno le nostre argomentazioni". La Suprema Corte ha "chiarito che vi sia stato un travalicamento dei limiti esterni della giurisdizione della Corte dei Conti" per "avere, nella specie, il giudice contabile dichiarato, nei confronti del ricorrente (cioè dello stesso Bianco), l’incandidabilità e il divieto di ricoprire determinate cariche per un periodo di dieci anni". Secondo la Corte di Cassazione ci sarebbe stata "la chiara assunzione di un potere giurisdizionale non spettante al giudice contabile". "Oggi è una giornata molto importante – dice Bianco – perché la Cassazione ha fissato un principio chiaro nella nostra giurisprudenza. Ringrazio gli avvocati Sciaudone, Mattarella e Liuzzo, dello studio Grimaldi Alliance, che hanno seguito tutta la vicenda. Continuerò, da oggi con molta più serenità, a dimostrare in ogni sede la correttezza e la trasparenza dei miei comportamenti". (ANSA).