L’obiettivo è giocare meno partite possibili lontano dal Sinigaglia. Ovvio che lo stadio abbia bisogno di adeguamenti, dopo la promozione del Como in serie A. Un problema che era noto da tempo e che non è mai stato nascosto. Ma la volontà di tutti è di far bene le cose, come è stato fatto per la squadra. La questione principale è quella della capienza, che deve essere di 12mila spettatori, salvo deroghe, come è scritto sulle carte federali che riguardano i criteri infrastrutturali.
Ma in realtà, se si legge il documento, si scopre che per ogni prescrizione c’è la possibilità di una deroga. Tema che dunque dovrà essere chiarito prima di tutto tra la società e la Lega di serie A stessa, con il comune di Como proprietario dello stadio, pronto a dare il suo supporto.
Sul fronte degli spettatori il settore che ha maggiori carenze, si sa, è quello dei “distinti” e varie soluzioni sono al vaglio.
A precisa domanda, il sindaco di Como Alessandro Rapinese è stato chiaro e ha ribadito il concetto da tutti sottoscritto in queste ore, ossia fare di tutto per far scendere in campo gli azzurri a casa loro. Probabilmente non ci si riuscirà per l’inizio della prossima stagione, che scatta nel fine settimana del 17 e 18 agosto e l’obiettivo è di limitare il danno e fare sì che il Sinigaglia possa avere al più presto questi parametri minimi che consentano di poter giocare le partite sulle rive del Lario.
Lo stesso Rapinese ci ha spiegato che non sono previste riunioni ufficiali semplicemente perché il dialogo con il Como 1907 è quotidiano. Anche stamattina il primo cittadino e il top manager azzurro, Mirwan Suwarso – tornato a Londra – si sono confrontati.
“I nostri uffici sono pronti per ogni evenienza e hanno già pianificato una serie di soluzioni a seconda di quelle che saranno le richieste” ha spiegato ancora il sindaco. “Sappiamo che ci attende un’altra partita difficile, come quelle che hanno portato alla promozione della squadra in serie A, ma la volontà di tutti è di vincere anche su questo fronte”.
Un Como che in questi giorni è al centro dell’attenzione mondiale e che è già al centro di congetture di mercato e di tante voci, come è scontato, quando si conquista la serie A.
Si attendono ovviamente le mosse di una società dalle grandi potenzialità economiche.
Tra le aspettative, c’è anche quella di immaginare il calendario degli azzurri e i primi incontri nel calcio che conta. A titolo di curiosità, negli ultimi due anni la seconda classificata della B ha sempre incontrato all’esordio la Fiorentina, mentre nelle ultime 10 stagioni sempre la seconda classificata ha incrociato all’inizio per ben cinque volte il Torino.
Ma ci sarà tempo per pensarci. La partita più importante in questa fase è senza dubbio quella dello stadio.