(ANSA) – PALERMO, 12 MAG – "Noi stiamo chiudendo culturalmente ad una riforma che non porterebbe alcun beneficio alla giustizia e che porrebbe in pericolo l’indipendenza della magistratura e quindi al ministro che ci dice che non è in discussione l’indipendenza del pubblico ministero e che il pm di domani, da lui disegnato, avrà la stessa indipendenza di quello odierno, diciamo ma se così è perché toccarlo? Teniamoci l’indipendenza che abbiamo già". Lo ha detto Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm, stamattina, ai giornalisti a margine del 36/mo congresso dell’associazione nazionale magistrati, in corso a Palermo. "Sulla riforma costituzionale – ha proseguito Santalucia – Anm è critica e non è possibile accorciare le distanze dialogando. Lo abbiamo detto con franchezza, ciò non significa ovviamente non riconoscere l’assoluto ed esclusivo potere decisorio delle Camere. Ma noi come associazione dei magistrati – ha sottolineato il presidente dell’Anm – non avvertiamo alcun bisogno di toccare la carta costituzionale, nel momento in cui ha delineato il rapporto della magistratura con gli altri poteri e la struttura essenziale della magistratura". Poi Santalucia ha chiarito la posizione di Anm sulle riforme: "Non è la nostra una posizione di chiusura, ma ci sono le riforme e le cattive riforme. Abbiamo alle spalle tanti anni di repubblica che è stata governata da questa costituzione. Questo assetto costituzionale ha dato modo alla magistratura di essere una protagonista della crescita della qualità della nostra democrazia, grazie a questa carta costituzionale che ha ancora molto da dire", ha concluso. (ANSA).