(ANSA) – GENOVA, 11 MAG – Un nuovo filone di indagine è nel mirino degli investigatori che indagano per il reato di corruzione in Liguria. Riguarda ancora il porto di Genova, il trasferimento dei depositi chimici delle società Superba e Carmagnani dal quartiere di Genova-Multedo nel ponente della città, all’area portuale di Calata Sanità, a Sampierderana. Si valuta il fatto che alle decisioni finali si sia arrivati dopo pressioni sui componenti del Comitato tecnico regionale che doveva dare il via libera decisivo. La Procura, come indicano diversi quotidiani, ipotizza i reati di abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità e traffico d’influenze. Nei giorni scorsi, inoltre, il Tar ha definito l’operazione illegittima. E’ sostenuta dal sindaco Marco Bucci che in qualità di sindaco-commissario alla ricostruzione ha destinato 30 milioni del Decreto Genova stanziati dopo la strage del Morandi per la sua esecuzione. E’ invece contrastata dai residenti che si sono riuniti in comitato. Nel mirino c’è il Comitato tecnico regionale (Ctr) che era stato chiamato a dare l’ok finale e che per due volte aveva negato il Nulla osta di fattibilità per motivi di sicurezza. Avevano dubbi sia i vigili del fuoco sia l’agenzia ambientale regionale Arpal. Ma a un certo punto il parere era stato cambiato ed era arrivato il via libera con alcuni vincoli. Se ne occupa il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, coordinatore del pool di magistrati che si occupano di reati contro la pubblica amministrazione. (ANSA).