Giovedì di traffico e caos sulla statale Regina e anche oggi la situazione non sembra migliorare di molto. Ieri sono transitati su quest’arteria oltre 16 mila veicoli tra auto, camper, camion e moto. Per percorrere il tratto tra Argegno e Lenno, appena 7 chilometri di strada, ci sono volute anche 2 ore. Il traffico è partito dalle 9 del mattino ed è proseguito per tutta la giornata. “Un traffico inaspettato, legato – spiega Massimo Castelli, comandante della polizia locale di Tremezzina – alla festa dell’Ascensione in Svizzera”.
Ora la situazione è sì migliore, ma sempre congestionata. E nel lungo serpentone di veicoli in coda, anche ambulanze e mezzi di soccorso. Nel fine settimana non sarà ancora in vigore l’ordinanza anti caos di Anas, “ma seppur il traffico sarà intenso – assicura Castelli – non sono previsti blocchi”.
Cosa prevede l’ordinanza anti caos
Da lunedì 13 maggio poi entrerà in vigore l’ordinanza e la situazione dovrebbe migliorare. Le limitazioni maggiori interesseranno i mezzi pesanti, soprattutto i veicoli superiori agli 11 metri di lunghezza, che potranno transitare sulla Regina soltanto durante le ore notturne. Scatterà il divieto di transito sulla Regina sia in direzione Menaggio sia in direzione Como – dalle 6:30 alle 21 – per i mezzi superiori agli 11 metri, eccetto gli autobus di trasporto pubblico. Stop dalle 14 alle 19:30 anche ai mezzi superiori ai 9 metri di lunghezza. Divieto che sarà applicato agli stessi veicoli in direzione Como ma dalle 6:30 e 14:00. L’ordinanza prevede anche che i bus turistici possano sempre andare in direzione Nord (Como-Menaggio). Per il rientro dovranno fare il giro del lago, dalla Statale 36 passando per Lecco.
L’ipotesi ricorso contro l’ordinanza
L’ipotesi che, come l’anno scorso, venga presentato un nuovo ricorso al Tar anche per l’ordinanza di quest’anno resta. “Certo è che l’ordinanza del 2024 – afferma Castelli – tiene conto di quanto previsto dalla sentenza del Tar dello scorso anno”. “E quindi – aggiunge Castelli – le deroghe alle aziende con sede legale o operativa nel territorio di divieto non sono state più previste”.