(ANSA) – GENOVA, 07 MAG – Tra gli indagati nell’inchiesta per corruzione che ha portato agli arresti domiciliari anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, c’è anche un consigliere regionale della Lista Toti, Giandomenico Cianci, accusato di corruzione. Re delle preferenze alle ultime regionali con oltre 4.500 voti, Cianci ha un avviato studio di amministrazione di condomini a Rapallo, dove gode di un vasto consenso elettorale e dove a giugno si vota per il sindaco. Secondo quanto scrivono i magistrati, Cianci deve rispondere del delitto di corruzione perchè avrebbe chiesto voti a un imprenditore legato alla Ndrangheta, nel frattempo deceduto, in cambio di lavori presso i condomini da lui amministrati. "In occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020, agendo Cianci quale candidato al Consiglio Regionale per la Lista "Cambiamo con Toti Presidente" e Mamone quale elettore, previo accordo tra loro, Cianci, per ottenere a proprio vantaggio il voto elettorale del Mamone e dei suoi famigliari, offriva e prometteva, quale utilità, l’affidamento di lavori presso condomini da lui amministrati alla ditta riconducibile al Mamone (Mamone & C srl)". Ed "il Mamone – scrivono gli investigatori – per dare il proprio voto al candidato al Consiglio Regionale Cianci Domenico, ne accettava l’offerta e la promessa. "Fatto aggravato", per quanto concerne Luigi Mamone, "per essere stato commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa ‘Ndrangheta, segnatamente la cosca Raso-Gullace-Albanese con ramificazioni in Liguria. In Genova e Rapallo in data antecedente e prossima". (ANSA).