“Ho origini italiane: Como da parte di madre, Firenze da parte di padre”. Lo dichiarò César Luis Menotti nell’estate del 1997 in una intervista alla “Gazzetta dello Sport”, prima del suo arrivo in Italia, alla guida della Sampdoria. Trasferta poco fortunata per il tecnico argentino, visto che fu esonerato dopo 8 giornate, con la squadra in piena crisi in campionato ed eliminata in Coppa Uefa. Una esperienza breve in Italia, in cui aveva Menotti previsto, appena fosse stato possibile, un giro sul Lario. Ma l’evoluzione degli eventi e il suo addio anticipato fermarono il progetto.
Un grande tecnico della storia del calcio, campione del mondo nel 1978 con l’Argentina nel suo Paese. Menotti due giorni è scomparso all’età di 85 anni. All’inizio di aprile era stato ricoverato in un ospedale di Buenos Aires per il peggioramento delle sue condizioni. I funerali si svolgeranno in forma ufficiale, ma privata, nella sede della Federcalcio argentina.
Questo il riassunto del ricordo che è stato pubblicato sul sito della stessa Federcalcio.
César Luis Menotti era nato il 22 ottobre 1938 a Rosario, provincia di Santa Fe, ma è stato registrato il 5 novembre dal padre; questa è quindi la data che appare suoi documenti personali.
Nella sua carriera da giocatore ha giocato come centrocampista e la sua prima squadra è stata il Rosario Central. Da Nel 1974, grazie agli ottimi risultati ottenuti con con l’Huracán diventò allenatore della Nazionale argentina, con la quale fu proclamato campione del Mondiale di calcio Paese nel 1978. Ha allenato anche la squadra nei Mondiali di Spagna 1982.
Nel 1983 ha firmato per il Barcellona. Il suo debutto da allenatore nella prima divisione spagnola avvenne il 12 marzo 1983 nella partita Barcelona-Betis 1-1. In quella stagione vinse la Copa del Rey e la Coppa di Lega. César Menotti nel 1986 divenne poi tecnico del Boca Juniors. Nella stagione 1987-1988 ha guidato l’Atlético Madrid. Nel luglio 1988 è tornato in Argentina al River Plate. Un anno dopo andò in Uruguay al Peñarol. Nell’agosto 1991 è stato chiamato dalla Nazionale del Messico, incarico che ha ricoperto per un anno e mezzo per poi tornare ad allenare il Boca Juniors. Nel 1996 è stato all’Independiente.
L’anno successivo l’esperienza alla Sampdoria, in Italia, e successivamente è tornato in Argentina come allenatore dell’Independiente. Nel 2002 ha diretto Rosario Central. Nel 2005 fu di nuovo all’Independiente; nel 2006 e nel 2007 era ancora in Messico, al Puebla e al Tecos.
Da giocatore Menotti è stato convocato anche con la Nazionale argentina. Il suo debutto avvenne il 15 agosto 1962 in una partita contro l’Uruguay per la Coppa Lipton. Quell’anno giocò anche due partite contro la squadra cilena per la Coppa Carlos Dittborn. Nel 1963 fu convocato per disputare la Copa América che si disputò in Bolivia: giocò due partite da titolare (contro Perù e Colombia). Inoltre, nello stesso anno, ha giocato la Coppa Roca contro il Brasile e la Coppa Rosa Chevallier Boutell contro il Paraguay: in quell’occasione ha segnato il suo primo gol con la maglia argentina.
Menotti è stato identificato nella storia del nostro calcio – ha ricordato infine la Federcalcio argentina – per aver favorito lo sviluppo di un gioco tecnico, estetico e di possesso palla, in cui il gioco collettivo, offensivo e la buona gestione della palla erano l’asse dei suoi postulati.