“Viviamo in una Repubblica in cui la sera arrestiamo una persona e la mattina seguente è ancora in giro”. È l’amara riflessione del sindaco di Como Alessandro Rapinese, che commenta la situazione sempre più tesa vissuta in via Anzani, al centro delle cronache cittadine per spaccio, degrado e violenza, nonostante il divieto di consumare alcolici in luogo pubblico introdotto dall’amministrazione comunale e nonostante la strada rientri nelle cosiddette “zone rosse”, ossia nelle aree di particolare tutela sotto il profilo della sicurezza.
Un altro problema è quello della carenza di personale delle forze dell’ordine.
E intanto continua l’esasperazione dei residenti della zona. “In campagna elettorale si era indicato il problema via Anzani come una delle priorità, – ha scritto un cittadino nelle scorse ore sul sito di Etv -. Ora ci si dichiara impotenti, attribuendo colpe e responsabilità ad altri. Ma intanto i residenti continuano a vivere in una situazione non più sostenibile. Como città del turismo, famosa in tutto il mondo, ma Como non è solo lungo lago. Se fai pulizia, ma lo sporco semplicemente lo “nascondi sotto il tappeto”, alla fine il tappeto si solleva. Siamo stanchi – conclude il cittadino – vogliamo vedere i fatti”.