(ANSA) – TRIESTE, 03 MAG – Gli otto bimbi palestinesi con i 13 parenti accompagnatori giunti tre notti fa a Trieste provenienti da Gaza con un volo umanitario interamente sostenuto per la prima volta da donazioni private e da una Ong inglese dovevano inizialmente essere curati nel Regno Unito. Le autorità inglesi, però, non hanno emesso i relativi visti nonostante l’impegno in tal senso del ministro degli Esteri inglese, David Cameron, e dunque il gruppo, tra i quali alcuni bambini cui sono stati amputati arti, è stato dirottato in Italia, per essere curato nell’ ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo. Lo scrive Il Piccolo oggi in edicola riprendendo un servizio della televisione inglese Itv News. Operatori dell’emittente, infatti – la prima tv privata per importanza in Gran Bretagna – hanno fatto il viaggio in aereo con il gruppo dall’ Egitto, dove avevano ricevuto le prime cure. Il Piccolo riepiloga il servizio televisivo in cui Itv News rivela che la maggior parte dei circa 80 mila euro che sono occorsi per il trasferimento dei piccoli con un jet privato sono stati finanziati da Project pure hope, un progetto di un gruppo di medici e chirurghi britannici che intendeva portare gli otto piccoli nel Regno Unito perché venissero curati in strutture inglese. Ma i visti per loro e per i parenti – riporta ancora Itv News – non sono arrivati dall’Home Office (Ministero degli Interni) nonostante l’impegno del ministro Cameron, mentre l’Italia ha detto subito di sì. Becker ha collaborato più volte con il pediatra triestino in pensione Marino Andolina, che ha contattato il Burlo. (ANSA).