(ANSA) – ROMA, 02 MAG – "Entrambi conosciamo le liturgie politiche e sappiamo che alla Conferenza dei presidenti delle Regioni si può mandare un delegato in propria vece. Quindi prendo atto che semplicemente lei intende scegliere la data della sua audizione compatibilmente con le sue esigenze politiche. Contrariamente a quanto afferma, lei non è, in realtà, disponibile ad essere audito dalla commissione parlamentare antimafia. Infatti, come correttamente lei mi ha scritto, la stessa procede alle indagini con gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria e volendo con le stesse modalità". Così la presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo in una lettera, visionata dall’ANSA e inviata lo scorso 30 aprile al presidente della Puglia Michele Emiliano, il quale aveva chiesto uno slittamento per la sua audizione in antimafia. La data della nuova convocazione di Emiliano sarà decisa oggi. Lo stesso giorno, sempre in una lettera, il presidente della Puglia ha risposto: "Il mio diritto di partecipazione alla Conferenza delle regioni che si svolgerà lo stesso 2 maggio non è una ‘liturgia politica’ ma è un dovere istituzionale, a maggior ragione perché svolgo il ruolo di vice presidente della Conferenza delle regioni, il che vuol dire che in casi di impedimento del presidente Fedriga ho il diritto e dovere addirittura di presiedere tale importante consesso". Nella lettera Emiliano, replicando ancora a Colosimo, ha negato di voler di scegliere la data compatibilmente con le sua esigenze politiche: "le assicuro che, se questa fosse stata la mia volontà, mi sarei limitato a indicarle una data in cui ero disponibile ad essere audito anziché dirle che sono a disposizione della commissione dal 10 al 30 maggio in ogni momento", ha scritto. (ANSA).