(ANSA) – PALERMO, 30 APR – Il ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi 42 anni fa dalla mafia, si è rinnovato nel punto in cui venne compiuto l’agguato. Tra la folla anche il figlio di La Torre, Franco, che da ieri prende parte alle iniziative in memoria del padre. "La sua politica era fatta di impegno e sacrificio", ha detto il segretario provinciale del Pd, Rosario Filoramo, ripercorrendo le tappe del percorso politico di La Torre, dalla difesa dei più deboli alla lotta alla mafia, alla mobilitazione per la pace. E proprio sulla mafia, ha aggiunto il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, "il pensiero di La Torre è più che mai attuale: fu il primo a capire che si doveva colpire la dimensione economica della criminalità mafiosa". Ora però bisogna capire, ha osservato il presidente della Commissione antimafia dell’Ars Antonello Cracolici, "cosa sia la mafia oggi, quella che non spara più, non fa le stragi, quella che si respira ma non si vede. Quindi occorrono nuovi strumenti, anche di tipo legislativo". "Una frontiera su cui è necessario puntare – ha aggiunto – è il riuso dei beni confiscati. Su questo fronte lo Stato non ha avuto grande successo. Oltre il 95 per cento delle società viene messo in liquidazione o fallisce. Gran parte dei beni non sono restituiti alle comunità". (ANSA).