Bocciato all’esame della patente, per superare il test ha pensato di ricorrere alla ben nota truffa, affidandosi a un suggeritore esterno. Solito copione in motorizzazione a Como, anche se questa volta il candidato scoperto e denunciato è un 18enne italiano, residente in provincia di Milano.
Ad intervenire in via Tentorio nelle scorse ore i baschi verdi della guardia di finanza. Polizia, fiamme gialle, polizia locale. Da tempo sulla motorizzazione di Como si concentrano i controlli delle forze dell’ordine, proprio con l’obiettivo di mettere un freno ai tentativi di truffa della patente e anche di allargare le indagini per individuare non solo i candidati ma anche chi dall’esterno contribuisce alla frode.
La pattuglia dei baschi verdi è intervenuta dopo la segnalazione dell’esaminatore, che ha notato l’atteggiamento sospetto di uno dei candidati che stava sostenendo i quiz teorici per la patente B. Al termine della prova, i militari delle fiamme gialle sono intervenuti per i controlli e hanno scoperto il kit utilizzato dal giovane per ottenere le risposte da un suggeritore.
Il 18enne aveva un micro-auricolare wireless inserito nell’orecchio, un router wifi dotato di scheda sim, una microcamera occultata nella t-shirt in modo da non essere visibile ma da riuscire ad inquadrare il test sul monitor del computer. Tutto il sistema, collegato a una power bank utilizzata come alimentatore, era nascosto sotto gli indumenti e attaccato alla pelle con nastro telato. Scoperto dai finanzieri, il giovane ha ammesso il trucco ed è riuscito a estrarre il mini auricolare, che rischiava di danneggiare l’orecchio.
Per la cronaca, aveva risposto esattamente a 29 domande su 30. Risultato naturalmente non convalidato e sostituito da una denuncia per la violazione dell’articolo 4 della Legge 475 del 1925 che sanziona chiunque in sede di esami, concorsi o altre prove, utilizzi le capacità altrui per ottenere risultati personali. Sono in corso le indagini per identificare il complice.