Ricette sanitarie via e-mail e tramite sms, il servizio cambia e si rinnova dal primo maggio prossimo e per continuare a ricevere le notifiche è necessario confermare o attivare l’opzione. Tutti gli utenti che giù usufruiscono del servizio, riceveranno l’avviso fino al 30 aprile.
Da mercoledì primo maggio, per ricevere il codice sul cellulare via sms o tramite e-mail è necessario attivare il servizio o confermarlo. Per farlo è necessario accedere al fascicolo sanitario, selezionare “Profilo e impostazioni”. Nella sezione “Notifiche” alla voce Ricette è possibile scegliere di attivare il servizio, tramite l’invio di sms o e-mail.
Per maggiori informazioni è possibile consultare le domande frequenti sul portale della sanità della Regione e sul fascicolo sanitario elettronico.
E’ possibile attivare o confermare il servizio di notifica anche agli sportelli abilitati della Asst di residenza, dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta e in farmacia. E’ possibile scegliere anche quali notifiche ricevere. Gli avvisi vengono inviati quando viene caricato sul fascicolo un nuovo documento, quando viene prescritta una nuova ricetta, modificata una delega per l’accesso al fascicolo oppure in caso di aggiornamenti sull’assistenza sanitaria.
Il servizio per il ritiro di farmaci con codice è attivo e per ricevere il codice è necessario confermare l’interesse al servizio o attivarlo con le stesse modalità.
Siamo alle solite. Dalla newsletter dell’ETV ho appreso che fra DUE giorni cambia l’invio delle ricette sanitarie e devo aggiornare il fascicolo sanitario per confermare di continuare l’invio tramite Mail/SMS. L’attuale sistema ò comodissimo per me come anziano (85 anni) con problemi di mobilità. E’ comodo anche per il mio medico di base che prepara le ricette al di fuori dell’orario delle visite. Con il nuovo “sistema” detti medici sono ancora di più oberati di lavoro per ricevere i pazienti che hanno solo bisogno di ricette e loro perdono tempo e/o devono assentarsi dal lavoro (ma medici non protestano?)
Ma la Regione si rende conto che ci sono tanti anziani nella mia condizione cioè analfabeti digitali che non sanno come accedere al suddetto dossier. Cosa fanno? Se hanno qualche figlio o amico capace di accedere al “sistema” sono fortunati e gli altri?
In un paese civile con funzionari competenti si avvisa i cittadini con largo anticipo il cambiamento di procedure. Non potevano inviare una mail avendo tutti gli indirizzi dei cittadini che attualmente ricevono le ricette in forma digitale? Ma tengono conto di quella parte dei cittadini o per l’età avanzata e la loro vulnerabilità? Una soluzione sarebbe decidere che per gli over 75 anni tutto rimane come è. E chiesto troppo?