Dopo le decisioni su Colonno e sul pagamento dei movieri, indispensabili sulla Statale Regina, ora è Griante a sollecitare certezze.
“Devono comunicarci che intenzioni hanno” dice senza troppi giri di parole il sindaco Pietro Ortelli. “Aspettiamo di parlare con il ministro Matteo Salvini per sapere come si procederà e quali saranno i tempi”. Ha aggiunto. Il cantiere della variante della Tremezzina tiene con il fiato sospeso. Certamente ha incassato delle rassicurazioni importanti dopo che il consorzio di imprese che si è aggiudicato l’appalto aveva comunicato ad Anas un blocco, quasi totale delle opere, per gli aumenti dei costi di smaltimento dei materiali di scavo. Martedì scorso dopo una riunione fiume a Roma è arrivato l’annuncio della ripresa dei lavori, almeno a Colonno, entro il 10 maggio. Più incerta la situazione del cantiere a Griante, innesto nord della variante, dove a causa della presenza di arsenico naturale nei materiali di scavo è stato necessario eseguire una serie di passaggi normativi e approvativi anche da parte degli enti territoriali. Sarà necessario – spiegava Anas nei giorni scorsi – un ulteriore tavolo tecnico con l’impresa “per garantire la ripresa nei tempi minimi compatibili con le autorizzazioni ambientali da rinnovare.”
“L’arsenico non è certo una novità degli ultimi giorni, sappiamo che si sta cercando un posto dove portare il materiale – spiega il sindaco Ortelli – crediamo che in questo senso il ministro Salvini porterà delle risposte il 4 maggio. Dobbiamo capire come e quando si potrà ripartire. Non è pensabile uno stop lungo a Griante e in generale per tutto il cantiere altrimenti altro che 2028”. Il riferimento è alla data preventivata di fine lavori. “In attesa delle soluzioni noi stiamo vivendo i disagi legati all’intervento – aggiunge il primo cittadino – da tempo ad esempio ho chiesto ad Anas una passerella per far camminare le persone in sicurezza, visto che i pedoni ci sono e si trovano a passare in un punto pericoloso. Non ho avuto riscontri”. Chiude Ortelli.
Riscontri, invece, sono arrivati per la ben nota questione dei movieri impegnati nelle strettoie della Statale Regina e per cui la Provincia di Como sta lavorando al bando triennale. Da sciogliere il nodo del pagamento. La conferma del Ministero dei Trasporti è arrivata nelle scorse ore: sarà la stessa Anas a pagare il 100% dei costi.
Per fare il punto della situazione su tutti i fronti martedì prossimo, 30 aprile, è stata convocata a Como una nuova riunione del tavolo di lavoro coordinato dalla prefettura. In discussione anche l’ordinanza anti caos, per bloccare mezzi pesanti e bus turistici per il periodo clou della stagione turistica, attesa sulla trafficata arteria del lago.