Si avvia l’iter ecclesiastico per la causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio, don Stefano Gobbi.
Mercoledì 1°maggio alle 10.30 a Como nella basilica del Crocifisso si svolgerà la Sessione di apertura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche, la fama di santità di don Stefano Gobbi, animatore del Movimento Sacerdotale Mariano, a presiedere sarà il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni. Presente il vescovo emerito di Ascoli Piceno monsignor Giovanni D’Ercole.
La vita di don Stefano Gobbi
Don Stefano Gobbi nacque a Dongo il 22 marzo del 1930. Ordinato sacerdote nel 1964 a Roma. Fu addetto ai servizi generali del “Concilio Vaticano II”, respirò il fermento dell’Italia di quegli anni sia nella Chiesa sia nella società (a Milano fu insegnante di Liceo nei primi anni delle occupazioni e dei movimenti giovanili e proprio dai giovani fu seguito e apprezzato). A Fatima nel 1972 in meditazione nella cappellina delle Apparizioni ebbe la prima di oltre 600 locuzioni interiori con la Madonna. Frasi, messaggi, ispirazioni: una relazione costante che portò alla nascita del Movimento Sacerdotale Mariano che in una fase embrionale mosse i primi passi sull’Alto Lago di Como dalla confidenza di due amici sacerdoti: il parroco di Gera Lario don Luigi Bianchi e monsignor Teresio Ferraroni all’epoca coadiutore del vescovo comense Felice Bonanomi di cui divenne successore. I messaggi e le ispirazioni consegnate a don Stefano da Maria sono raccolti in un piccolo tomo noto come il Libro Azzurro, diventato in alcune aree del mondo dove non si hanno a disposizione i testi sacri, uno strumento di evangelizzazione.
Il rapporto con San Giovanni Paolo II
Con San Giovanni Paolo II aveva una stretta relazione tanto che arrivò a definirlo “parroco del mondo”. “La figura di don Stefano è di grandissima attualità” ha detto il postulatore Emilio Artiglieri definendo il suo un “apostolato missionario ispirato dalla Madonna”. Con l’apertura della fase diocesana si apre un tempo di ascolto, ricerca, raccolta di prove, testimonianze per ricostruire la fisionomia spirituale e la figura storica di don Stefano.
La causa di beatificazione e canonizzazione
La causa di beatificazione e canonizzazione riguarda un fedele che in vita, in morte o dopo la morte ha goduto di fama di santità o martirio o di offerta della vita, per l’inizio di una causa di beatificazione è quindi sempre necessaria l’opinione comune della gente secondo cui la sua vita è stata integra, ricca di virtù cristiane. “E’ un percorso che inizia, l’espressione di un’esperienza di santità quotidiana che si rinnova nella nostra Chiesa diocesana” ha detto il cardinale Oscar Cantoni. “Abbiamo ascoltato le testimonianze di tante persone che lo hanno incontrato e abbiamo visto il fervore sincero della loro fede – ha aggiunto – Non sappiamo quali saranno gli esiti, ma abbiamo ritenuto che si potesse avviare il cammino della fase diocesana”. Il postulatore raccoglierà i documenti terminato questo lavoro si chiude la fase diocesana e tutto il materiale viene consegnato a Roma al Dicastero delle Cause dei Santi.