(ANSA) – BARI, 25 APR – Era "costantemente impegnato nel tessere relazioni criminali nonostante fosse agli arresti domiciliari" nella sua abitazione del quartiere San Paolo a Bari. Un uomo che nei mesi scorsi, secondo gli agenti della squadra mobile della questura di Bari, avrebbe ricevuto a casa anche Giacomo Olivieri avvocato ed ex consigliere regionale della Puglia, finito in carcere lo scorso 26 febbraio per voto di scambio politico mafioso nell’inchiesta che ha portato all’arresto di 130 persone considerate vicine al gruppo mafioso Parisi-Palermiti. In carcere è finito nelle scorse ore Angelo Falco, 62 anni, con un curriculum criminale di tutto rispetto: associazione per delinquere di tipo mafioso, rapina aggravata, sequestro di persona e porto abusivo di armi da fuoco. Il 62enne, ritenuto contiguo al clan Parisi, era ai domiciliari e avrebbe potuto ricevere a casa solo parenti. Invece, hanno accertato i poliziotti coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, era solito ospitare esponenti della criminalità organizzata barese. Nel dettaglio, è stato documentato come in passato, in una circostanza, "Olivieri si sia recato presso l’abitazione del pregiudicato, mentre questi era ai domiciliari, per proporre investimenti finanziari illeciti e fraudolenti", spiegano gli investigatori. Gli inquirenti hanno così ottenuto la revoca dei domiciliari dal tribunale di sorveglianza riuscendo a "cristallizzare e documentare i comportamenti, profondamente anti-giuridici e improntati alla illegalità, posti in essere" dal 62enne che ora è in carcere a Bari. (ANSA).