Il quasi totale stop ai lavori della variante della Tremezzina tiene l’intero territorio Lariano con il fiato sospeso. Occhi puntati alla riunione che si svolgerà domani – in tarda mattinata – a Roma.
Seduti al tavolo Ministero, Anas e i vertici del raggruppamento di imprese che si è aggiudicato l’appalto. Proprio la ditta appaltatrice dei lavori nei giorni scorsi con una lettera inviata all’Anas annunciava la sospensione di quasi tutte le opere per il cantiere della variante della Tremezzina in seguito ai pesanti aumenti dei prezzi e dei costi dovuti principalmente allo smaltimento dei materiali di scavo che risultano contaminati.
“Ci auguriamo che domani le problematiche emerse possano essere sanata – spiega il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca – Dubito però che la questione potrà essere risolta in un unico appuntamento – chiarisce – Soprattutto per quanto riguarda le problematiche emerse in merito alle procedure di smaltimento del materiale di scavo del cantiere”.
Fiato sospeso e incertezza al momento anche per un altro – e non secondario – aspetto che riguarda in parte il cantiere ma soprattutto la viabilità sulla statale Regina. Si tratta dell’attesa nuova ordinanza anti caos per limitare bus turistici e mezzi pesanti sulla trafficata arteria. “Aspettiamo l’esito della riunione di domani per poter programmare tutti gli step necessari”, fanno sapere da Anas. Impossibile quindi al momento affermare con certezza se l’ordinanza entrerà in vigore a partire da maggio. Data emersa durante la riunione coordinata dal prefetto, Andrea Polichetti lo scorso 10 aprile. L’ordinanza proposta e entrata in vigore l’anno scorso per limitare bus turistici e mezzi pesanti aveva portato benefici per la viabilità della trafficata arteria. Era però stato presentato ricorso da alcune aziende e sigle del settore trasporti. Il Tar della Lombardia aveva quindi sospeso il provvedimento. Da qui l’urgenza di una nuova ordinanza che non è detto però riesca a entrare in vigore dal mese di maggio.