(ANSA) – FIRENZE, 18 APR – Oltre 140 ex studenti del liceo classico Galileo di Firenze torneranno sui banchi di scuola, il 14 maggio, per affrontare la prova più temuta degli esami di maturità: la versione di latino. Si tratta della ‘Rimaturità’, la manifestazione, unica sul territorio nazionale, presentata dall’associazione ‘Amici del Galileo’ insieme alla dirigente scolastica del liceo Liliana Gilli. I partecipanti, è stato spiegato, sono 143, di cui 85 donne e 58 uomini. In 42 hanno scelto di affrontare la prova competitiva con valutazione e classifica finale di merito, mentre per 101 ci sarà la non competitiva: correzione della versione, nessun voto, ma menzioni a giudizio della commissione esaminatrice. Tra i partecipanti anche un sacerdote, mentre il più anziano che si presenterà a tradurre ha affrontato la ‘sua’ maturità nel 1960. La sezione più rappresentata è la E, mentre sono soprattutto i ‘ragazzi’ degli anni ’80 ad aver scelto di tornare in classe. Non mancano anche i giovani perché parteciperanno all’iniziativa alcuni studenti della maturità 2021: per loro non ci fu compito scritto in presenza a causa pandemia. La consegna dei riconoscimenti, assegnati dalla commissione esaminatrice, avverrà a ottobre. La medaglia commemorativa è stata creata dal maestro orafo fiorentino Paolo Penko e rappresenta il portone d’ingresso della scuola. "La rimaturità – ha detto Gilli – rappresenta un incontro tra studenti; quelli di ieri con quelli di oggi che hanno orgogliosamente voluto partecipare all’iniziativa. Un ponte tra generazioni, che permetterà ai grandi di tornare nelle aule nelle quali sono cresciuti, e ai giovani di capire qual è il valore aggiunto della nostra scuola: fare comunità. Ma il nostro evento è anche un invito agli studenti del futuro". (ANSA).