(ANSA) – MILANO, 18 APR – Ha precisato che i dati dell’attività della Polizia nel 2023 sono da collocare "in una città che, come poche, evolve velocemente e incessantemente". Il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, alla Festa della Polizia, ha però voluto cominciare dai temi più "scomodi" con "i reati più aggressivi e percepiti, come le rapine e le lesioni che, rispetto allo scorso anno, sono aumentati da 893 a 960" rispetto all’anno precedente. Il questore ha sottolineato come siano stati "troppi e crescenti i casi in cui i giovani, soprattutto stranieri, hanno fatto ricorso a coltelli per sopraffare le vittime o per rapinarle in strada e ha aggiunto che "Il coinvolgimento degli stranieri in rapine commesse sulla pubblica via resta tema attuale". "Mi addolora e inquieta la crescente aggressività verso i nostri poliziotti – ha aggiunto – I ben 35 agenti feriti nel primo semestre del 2023 sono quasi raddoppiati (62) nel secondo semestre". La Polizia ha effettuato 4750 arresti nel 2023 con un notevole incremento. "E, quindi, mi pongo alcune semplici domande. Tra queste: abbiamo arrestato 4750 volte o 4750 persone? E così si evidenzia, per esempio, che 291 persone sono state arrestate due volte e 66 persone ben tre volte; non manca il caso di chi è stato arrestato addirittura 6 volte". I recidivi hanno rappresentato il 18% degli arresti. Un cenno al "mondo trapper milanese che continua purtroppo a far parlare di sé con l’arresto di ben 17 persone tra cantanti e membri dei loro entourage". Di attualità resta anche il tema della droga. Nel 2023 la Polizia di Stato in provincia di Milano ha sequestrato quasi due tonnellate e mezzo di stupefacente e "l’approvvigionamento è inesauribile e costante". "Di nessun conforto" per il questore, è il calo del 5% delle violenze sessuali rispetto allo scorso anno. Sono 250 i provvedimenti di ammonimento emessi dal Questore a carico di persone responsabili di condotte persecutorie e violenza domestica. Petronzi ha spiegato che "la sicurezza rimane bene assoluto che va perseguito nella sua massima espressione ma un’analisi completa non può prescindere dal considerare Milano una città che, come poche, evolve velocemente e incessantemente". E, per Petronzi, "una grande virtù milanese è proprio la sua incapacità a rassegnarsi e ad assuefarsi" (ANSA).