(ANSA) – ROMA, 18 APR – Svolgere gli eventi online in caso di interruzioni o fenomeni di intolleranza all’università, "è come cedere a un ricatto e non è giusto". A commentare uno dei punti del documento approvato dalla Giunta della Crui è Claudia Caporusso, la presidente di Sapienza Futura, la prima lista dell’ateneo che ha i propri rappresentanti negli organi centrali della Sapienza, come al senato accademico e nel consiglio d’amministrazione. Per la studentessa, l’università "è un luogo libero. Si può manifestare pacificamente, ma non impedire le iniziative". Dopo il Covid, "si è fatta tanta fatica a tornare in presenza, svolgere gli eventi online di nuovo non avrebbe senso", spiega. Sulle manifestazioni di questi giorni e le tensioni di martedì, per Caporusso il rischio è che "si parli più degli scontri che della richiesta di pace". "Con la rettrice Antonella Polimeni ci siamo confrontate spesso sul tema delle mobilitazioni. Non è la prima con queste modalità", aggiunge. Davanti alla richiesta delle organizzazioni in presidio di essere ascoltati, la presidente di Sapienza Futura ribadisce che "la rettrice parla con le rappresentanze elette negli organi che rappresentano tutti gli studenti". Secondo Caporusso, se la Polimeni ascoltasse tutti, "delegittimerebbe quelli eletti". E sugli accordi con Israele che i collettivi chiedono di bloccare, la studentessa sottolinea: "noi non siamo contrari alla libera ricerca accademica all’interno di un contesto come quello universitario che non deve e non può subire pressioni per il suo carattere tipicamente universalistico". (ANSA).