“Si scrive “indennizzo”. Si legge “presa in giro”. Dobbiamo assolutamente rivedere i criteri dell’indennizzo ai pendolari per i ritardi dei treni Trenord”. E’ la richiesta del consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo, intervenuto dopo l’intervento di questa mattina in commissione Trasporti dell’assessore ai Trasporti Franco Lucente.
“La scelta di togliere il bonus ai pendolari Trenord – dichiara Orsenigo – è, per noi, sbagliata. Si potevano lasciare sia il bonus che l’indennizzo, come nel precedente contratto, ma si è scelto di limitare l’erogazione dei rimborsi, e cioè di risparmiare sulla pelle dei pendolari. Le linee che avrebbero avuto diritto al bonus con i vecchi criteri per il mese di gennaio sono 20 su 41, ma con il nuovo meccanismo, che prevede il conteggio dei ritardi sopra i 15 minuti, le linee sono 3. Un risparmio notevole per Trenord e una beffa per i pendolari anche in provincia di Como. Non potevano migliorare il servizio e quindi hanno cambiato le regole”.
Il nuovo contratto prevede, nel caso di linee non dirette che superano i 15 minuti di ritardo, il riconoscimento dell’indennizzo solo per la tratta più lunga. “Abbiamo chiesto all’assessore Lucente di rivedere questo meccanismo perverso che penalizza ulteriormente i già pochi pendolari che, dall’avvio del nuovo meccanismo, hanno diritto all’indennizzo”, aggiunge Orsenigo.